Carli: «Applichiamo la legge regionale per prevenire il disagio giovanile»

Fondamentale l’alleanza tra scuola e famiglie con il contributo di psicologi e pedagogisti

«Apprendiamo con dolore del suicidio della ragazza tredicenne di Monopoli; come presidente del Forum di Puglia e come madre mi sento fortemente toccata da vicende luttuose come queste che, come comunità, devono farci interrogare su ciò che può provocare il loro verificarsi.

Come realtà associativa ci sentiamo spinti a farci carico in prima persona e a non abbandonare i ragazzi alla solitudine che lo schermo di un telefono cellulare offre loro, ma è necessario fare rete il più possibile per avviare i giovani verso il futuro.

Lo aveva scritto chiaramente il filosofo Umberto Galimberti secondo cui questa generazione soffre per la mancanza di un senso da dare alla vita che valga l’impegno chiesto: vivere. Lo abbiamo visto in questi ultimi anni quando è esploso il disagio di tanti adolescenti nelle relazioni, nella fatica di crescere, lavorare, amare e progettare il proprio futuro, fino a portarli a compiere gesti estremi: darsi la morte.

A tal proposito vogliamo ricordar i contributi emersi dalla dirette Facebook sul disagio degli adolescenti tenutesi lo scorso 9 marzo e il 13 aprile sullo sportello Pugliaforfamily.it dove è stata già denunciata la precaria condizione dei giovani dovuta a guerra e pandemia ed è emersa la necessità urgente di una alleanza tra istituzioni, scuola e famiglia per prevenire il disagio dei più giovani e intervenire con misure di sostegno psicologico. Questo si può ottenere grazie a una maggiore presenza di psicologi e pedagogisti nelle scuole del territorio, così come previsto in Puglia dalla legge regionale 31 del 2009.

La Politica esprime e rappresenta la comunità civile, oggi impegnata più che mai a riflettere sul suo compito fondamentale: l’educazione. Dobbiamo farlo insieme: famiglie, scuole, istituzioni e comunità civile rimettendo la testa su ciò che dà valore e senso alla vita.

Il Forum si augura che questa vicenda terribile possa essere il solco per gettare nuove speranze nel futuro sulla base di atteggiamenti più attenti da parte della comunità».

I vescovi della Puglia incontrano il Forum delle associazioni familiari

La Cep ringrazia per il lavoro svolto sul territorio e l’interlocuzione con le Istituzioni

Lavoro unisono sulla Dottrina sociale della Chiesa, superamento dell’autoreferenzialità delle associazioni, promozione di una costante formazione del laicato. Sono queste le indicazioni emerse dall’incontro fra la Cep (Conferenza episcopale pugliese) avvenuto nella mattinata del 6 giugno scorso a Conversano nella loro periodica assemblea generale ed il Forum delle associazioni familiari della Puglia.

Durante l’incontro si è discusso sulla stesura del documento integrativo al progetto di legge regionale n.317/2021: “Disposizioni per garantire il principio di pari opportunità e di parità di trattamento in riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso” che è stato consegnato ai vescovi dalle associazioni presenti.

Un particolare apprezzamento per il lavoro portato avanti dal Forum regionale delle famiglie è stato espresso da tutti i pastori presenti che hanno sottolineato l’estrema importanza della collaborazione esistente con la realtà associativa locale spingendosi a definirla: “Corresponsabile, assieme ai vescovi, di una presenza efficace della Chiesa in Puglia”.

Oltre alla presidente del Forum Lodovica Carli hanno partecipato all’incontro: Lucrezia Stellacci presidente Unione cattolica italiana insegnanti medi (Uciim) Puglia, Palma Camastra segretaria regionale della Cral, Maria Laura Basso presidente di Unione giuristi cattolici italiani (Ugci) Bari e Michela di Gennaro presidente della Federazione pugliese dei Consultori di ispirazione cristiana (Cfc), dando vita ad un bell’esempio di proficua collaborazione tra laici e cattolici.

Il Forum delle Famiglie ringrazia vivamente la Conferenza episcopale pugliese per il costante sostegno al proprio lavoro e per la profonda condivisione di intenti che ci porterà a rilanciare a breve sul territorio regionale il tema del crollo demografico, autentica urgenza sociale,  delle sue cause, e delle sue drammatiche  conseguenze per tutta la società.

Famiglia, Lodovica Carli: «Non condanniamo il Meridione e l’Italia a una desertificazione»

La presidente del Forum della Puglia è intervenuta durante il programma “Perché” di Canale 7

«La Puglia è la regione italiana che invecchia di più, più rapidamente e in modo maggiore di tutte le altre del Belpaese, sia per la scarsità del numero delle nascite che per l’emigrazione a cui i nostri figli sono costretti a causa della mancanza di lavoro”. Lo ha dichiarato Lodovica Carli, presidente del Forum delle associazioni familiari della Puglia intervenendo durante una puntata dedicata ai costi della famiglia del programma di approfondimento “Perché” di Canale 7 (in onda sul canale 78 del digitale terrestre).

La presidente Carli ha ricordato i costi enormi sostenuti dalle famiglie per fornire una educazione superiore ai figli e come questa fatica venga gettata al vento a causa della scarsa attrattività lavorativa nel Mezzogiorno a favore di altre regioni italiane o di altri Paesi europei dove i giovani pugliesi vanno a mettere nuove radici: «Questo significa condannare il Meridione e l’Italia a una desertificazione e io non voglio essere una mamma condannata a vedere i propri figli solo su Skype», ha aggiunto. 

Carli ha sottolineato che in Italia a causa anche della pandemia siamo scesi l’anno passato sotto i 400mila nati e che in Puglia dal 2012 al 2021 sia calato del 15% il numero delle persone da zero a quindici anni mentre quello degli ultrasessantacinquenni sia cresciuto del 18%. 

La presidente ha anche ricordato la recente introduzione da parte del Governo dell’Assegno unico familiare: «Una rivoluzione che per la prima volta ha comportato un cambiamento della cultura e della società». 

Infine Carli ha ricordato il lavoro del Forum regionale insieme alla Regione: «In Puglia è stato approvato due anni fa il Piano regionale delle politiche familiari, come Forum delle famiglie abbiamo collaborato al percorso partecipativo che ha portato alla realizzazione del Piano. Una delle sue misure è lo Sportello Pugliaforfamily.it, voluto e istituito dalla Regione e che il Forum gestisce in quanto vincitore dell’apposito avviso pubblico. Questo ha uno scopo più nobile, cioè connettere l’istituto Regione Puglia con le famiglie pugliesi anche tramite le scuole e  le associazioni».

Giovani, Forum famiglie: al via il 9 marzo la diretta sul disagio adolescenziale

Il peso della pandemia e il benessere mentale delle nuove generazioni.  Si discuterà di questo mercoledì 9 marzo dalle ore 19:00 alle ore 20:30 sulla pagina Facebook dello Sportello  www.pugliaforfamily.it durante la diretta:  «Il disagio degli adolescenti e la pandemia: un’emergenza sociale ed educativa» (https://www.facebook.com/302664008636758/posts/302663988636760) nata dalla collaborazione delle scuole pugliesi e il Forum delle associazioni familiari per descrivere le molteplici facce del disagio giovanile vissuto durante gli ultimi due anni dai ragazzi a causa del Covid.

Alle ore 19:00 apriranno l’incontro i contributi della vicepresidente Anpe (Associazione nazionale pedagogisti italiani) Tiziana Conte con l’intervento: «Approcciare il dialogo a scuola e in famiglia» che sarà dedicato alle metodologie per aiutare i giovanissimi a confrontarsi con gli adulti, seguirà quello della docente di Neuropsichiatria infantile dell’università di Bari Maria Giuseppina Petruzzelli: «Volti e numeri della psicopatologia ai tempi del Covid» che tratterà i numeri raggiunti dalle malattie psicologiche legate al Covid nel passato biennio.

Seguiranno alle ore 19:30 le testimonianze della dirigenti scolastiche di alcune scuole superiori baresi:  «Il malessere dei ragazzi» esposto dalla professoressa Tina Gesmundo del liceo scientifico “Salvemini”, «Il sostegno ai genitori e la necessità di creare alleanze educative tra scuola e famiglia» contributo della professoressa Santa Ciriello del liceo classico “Socrate”, infine la professoressa Eleonora Matteo del istituto tecnico tecnologico “Pitagora”  illustrerà «La necessità di formazione dei docenti».

Si stima che nel 2019 la percentuale degli accessi in pronto soccorso per problematiche urgenti di tipo psichiatrico sia significativamente aumentata passando dal 46% nel 2019 al 52% nel 2020 fino al 70% nel 2021 con un accrescimento di quadri clinici di tipo depressivo con ideazione suicidaria passati dal 7% nel 2020 al 23% nel 2021. In amento anche i comportamento di tipo autolesivo passati da un 14% nel 2019 al 17% nel 2021.

«Questo evento nasce dal lavoro svolto dal Forum delle associazioni familiari negli ultimi anni nelle scuole, a sostegno della genitorialità e nell’ottica di favorire alleanze educative fra scuola e famiglia – ha dichiarato la presidente del Forum delle associazioni familiari della Puglia Lodovica Carli -. Proprio la ricchezza di questa collaborazione ha indotto numerosi docenti, dirigenti scolastici e genitori a segnalare allo Sportello e al Forum i numerosi episodi di disagio psicosociale evidenziatisi in bambini, adolescenti e giovani in questi anni di pandemia. Il lockdown prima, la didattica a distanza e l’isolamento vissuto da molti ragazzi hanno favorito l’emersione di un disagio certamente preesistente all’epidemia da Covid, ma rispetto al quale essa ha fatto da autentico detonatore. Probabilmente tutto questo ha le sue radici in un contesto culturale caratterizzato dalla mancanza di certezze e da una diffusa solitudine che priva il ragazzo o il giovane della capacità di credere in se stesso e di costruire relazioni e futuro, questo non può non interpellare con urgenza tutta la società a partire da famiglie e scuole»

Lo Sportello virtuale per le famiglie Pugliaforfamily nasce con l’obiettivo di informare le famiglie sulle opportunità che offre la Regione Puglia in merito ai provvedimenti propri del Piano di politiche familiari. Lo sportello è un servizio previsto dal piano regionale per le politiche familiari.

Il Forum delle associazioni familiari è una associazione italiana di orientamento cattolico a carattere nazionale e con sedi regionali che porta avanti la promozione di politiche familiari secondo quan  to indicato dalla Carta dei diritti della famiglia siglata dalla Santa Sede nel 1983. Esso nasce nel 1992 con lo scopo di portare alla luce della discussione politica italiana la famiglia come soggetto sociale.

Inaugurato lo sportello virtuale “Puglia for family”

È stato inaugurato martedì 14 dicembre a Bari, nella sala Agorà della Fiera del Levante, lo Sportello virtuale “Puglia for family” , una misura sperimentale proposta dal Forum regionale delle Associazioni familiari ed inserita nelle azioni a supporto della comunicazione e del monitoraggio delle azioni del Piano regionale delle politiche familiari approvato a febbraio del 2020. Lo Sportello, attivo da metà settembre, è attualmente gestito dal Forum Famiglie di Puglia che ha vinto lo specifico avviso pubblico regionale.

All’evento hanno preso parte il professor Giancarlo Blangiardo, presidente nazionale ISTAT, che ha illustrato la relazione sul tema “La denatalità in Puglia, prima e dopo la pandemia”, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’Assessora al Welfare Rosa Barone e la Presidente del Forum delle associazioni familiari Puglia Lodovica Carli. I lavori sono stati introdotti dalla Capo Dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano.

Lo Sportello al momento è dotato di un sito web (www.pugliaforfamily.it) e di una pagina Facebook (www.facebook.com/Pugliaforfamily.it/); nonché di un indirizzo mail (pugliaforfamily@gmail.com), a cui è possibile scrivere segnalando problematiche o buone prassi. Il gruppo di lavoro dello Sportello, coordinato dal giornalista Onofrio Pagone, che ha moderato i lavori, è composto da due giornaliste, un grafico-web designer, uno statistico per i monitoraggi e una incaricata dell’amministrazione.

«Tutti sappiamo quanto sia  importante nei momenti di difficoltà familiare avere un punto di riferimento – ha dichiarato il presidente Emiliano – e questo è diventato ancora più pressante durante il periodo pandemico. Avere un soggetto che ti sostiene nell’affrontare le cose straordinarie, ma anche quelle ordinarie, è necessario. La Regione Puglia, durante il percorso di dialogo con le famiglie, ha in linea già da tre mesi questo sportello ricco di informazioni e curato da persone che sanno dare risposte e che vogliamo far crescere. Abbiamo intenzione di insistere e investire sempre più energie ed economie per fare in modo che questo sistema possa fornire informazioni, sostegno e orientamento, senza i quali anche un problema risolvibile diventa un dramma. Ringrazio Rosa Barone, Valentina Romano e Lodovica Carli e Onofrio Pagone per l’abnegazione e l’impegno profusi nella realizzazione di questo progetto. Siamo solo ai nastri di partenza: tutto ciò che è stato fatto fino ad ora in termini di rivoluzione delle politiche familiari è un work in progress. La Regione continuerà a vigilare e a porre l’accento su tutto quello che riguarda la natalità e a gettare le basi per far sì che le famiglie possano crescere e costruire il loro futuro con un sostegno economico adeguato. C’è ancora tanto da fare ma siamo a buon punto, abbiamo indossato i calzoncini e le scarpette e siamo pronti a iniziare questa corsa i cui benefici potranno essere goduti dalle nuove generazioni».

«Il Piano regionale delle politiche familiari, approvato con delibera di giunta il 25 febbraio del 2020 – ha spiegato la Capo Dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano – è  il frutto di un lungo percorso partecipativo, avviato in coerenza con la legge regionale n. 28/2017, per rispondere all’esigenza di intercettare i bisogni di tutte le famiglie pugliesi e formulare risposte condivise, in una logica di piena partecipazione dal basso. L’istituzione dello sportello virtuale è stata approvata esattamente un anno fa a supporto della comunicazione e del monitoraggio delle prime azioni del Piano stesso. Obiettivo del Piano è promuovere il benessere familiare, che passa da una visione strategica di interconnessione fra settori. La famiglia è un fattore produttivo di beni, anche relazionali, non riguarda solo la dimensione privata, ma l’intera sfera pubblica. Stiamo dando vita ad azioni per conciliare i tempi vita – lavoro delle donne, ad esempio attraverso i buoni servizio per minori e per l’accesso ai servizi domiciliari e a ciclo diurno per anziani non autosufficienti e persone con disabilità, e con fondi e con uno stanziamento di due milioni 900mila euro per fondi bilaterali a sostegno delle famiglie numerose. Il compito della Regione è coordinare e integrare una visione  sinergica con tutti gli stakeholders del territorio che, a vario titolo, si occupano di promuovere una genitorialità positiva, di offrire sostegno nelle fasi di vita della famiglia rispondendo alle aspettative con servizi di qualità. Vogliamo promuovere il protagonismo delle famiglie e la costruzione di alleanze tra servizi pubblici e reti associative».

«I dati dell’Istat – ha concluso l’Assessora al Welfare Rosa Barone – ci dicono che gli ultimi 12 anni hanno visto una riduzione costante delle nascite, tanto che dal 31/12/2013 al 31/12/2020 si contano oltre un milione di residenti in meno. Dal 2012 assistiamo ogni anno al miglioramento a ribasso delle nascite, numeri destinati a scendere nel 2021. Non possiamo restare fermi davanti a questi numeri, ma dobbiamo far sì che le donne non siano costrette a scegliere tra lavoro e famiglia con l’attuazione di politiche per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che passano anche attraverso i tempi e gli orari delle città, e bisogna potenziare i sistemi di welfare territoriali integrati. Parallelamente, visto il progressivo invecchiamento della popolazione, dobbiamo sostenere le politiche per la promozione dell’invecchiamento attivo. Stiamo lavorando su entrambi i fronti in Regione, per questo ritengo importante far conoscere al maggior numero di pugliesi le azioni del piano delle politiche familiari. L’assessorato al welfare non è da solo, ma in sinergia con gli altri assessorati deve supportare le famiglie. Il modello di distretto famiglie deve diventare centrale, come centrale è la famiglia all’interno delle nostre comunità. Dobbiamo programmare insieme con il Governo nazionale le misure di sostegno alle famiglie che devono essere supportate. Quello che farà questo sportello, che ha una funzione di comunicazione e monitoraggio, anche dell’andamento delle misure, per capire lì dove intervenire per essere sempre più incisivi».

«A fine anno – ha spiegato il direttore dell’Istat Blangiardo nella sua analisi – in Italia saremo sotto i 59 milioni di abitanti. Quest’anno si è accentuata la tendenza alla denatalità. Nel 2021 i 405mila nati dell’anno scorso non verranno raggiunti, ma ci si attesterà sui 380mila. Altro elemento importante è il cambiamento strutturale. Nel 2020 in Puglia ci sono stati  44mila morti e 26mila nati. Oggi ci sono quasi 4 milioni di pugliesi, mentre nel 2070 se ne prevedono 1milione 400mila in meno, all’incirca 2 milioni 600mila. Una tendenza in linea con quella italiana, dal momento che nei prossimi 70 anni si prevede un sempre più lento calo delle nascite».

«Aumenteranno costantemente invece gli over 50 – ha spiegato ancora il professor Giancarlo Blangiardo -, un’onda “silver” che popolerà la nazione in maniera progressiva fino al 2051. Non varieranno solo i numeri della popolazione, ma anche la composizione degli assetti familiari: crescerà sempre più il peso della solitudine nelle età anziane. Anche la Puglia si avvia a un cambio di assetto familiare notevole. Sempre meno figli, il cui costo inevitabilmente incide sull’economia locale».

Blangiardo ha illustrato una serie di rimedi per contrastare la denatalità creando una sinergia tra famiglie, enti pubblici e privati per il sostegno costante dei nuclei familiari. «Se hai figli ne paghi le conseguenze – ha sottolineato il presidente dell’Istat –. Come mostrano i grafici, sempre meno famiglie abbienti mettono al mondo dei bimbi, perché crescere un figlio comporta delle spese notevoli. Bisogna invertire questa tendenza e non lasciare solo chi invece crea una famiglia ma non ha la possibilità economica per mantenerla». Tre sembrano essere le linee d’azione che si ritiene indispensabile dover attivare in risposta all’«inverno demografico», in Italia così come nella Regione Puglia: favorire i flussi di “produzione” o acquisizione di nuovo capitale umano; agevolare la formazione e l’inserimento dei giovani e delle donne nei percorsi della vita sociale ed economica: ciclo di vita scolastico e familiare, superamento dei gap di genere; avviare iniziative per la conservazione e la valorizzazione di quelle risorse umane (già presenti) depositarie di esperienze e conoscenze che sono ancora pienamente, quand’anche “diversamente”, valide: supporto/incentivo a programmi di invecchiamento attivo.

«Occorre una rivoluzione culturale che porti a considerare la spesa a favore delle famiglie non come un costo, ma come un investimento che deve essere innervato da azioni integrate tra loro (e non portate avanti a compartimenti stagni) a livello regionale, nel rapporto fra Regione e Comuni e nel confronto con il vissuto reale delle famiglie pugliesi». Così la presidente regionale del Forum delle associazioni familiari della Puglia, Lodovica Carli. «È evidente – ha aggiunto – la necessità di leggere la famiglia non solo come fatto privato, come rifugio emotivo-affettivo, bensì riscoprirne la componente strutturalmente in grado di contribuire al capitale umano e sociale di una comunità, determinandone in notevole misura la qualità. In Puglia non si parte da zero, ma dobbiamo andare avanti e sviluppare sempre più concrete misure di politica familiare regionale, anche  in base alle nuove problematiche fatte esplodere dalla pandemia. Non a caso, il Piano regionale prevede un report pubblico annuale sul suo stato di attuazione e sulla verifica delle misure effettivamente realizzate. Scopo dello Sportello è intercettare le famiglie e rispondere alle loro domande in merito a servizi e azioni regionali, eventualmente connettendole con gli specifici uffici competenti a cui fare riferimento. L’obiettivo è raccogliere segnalazioni relative a criticità e bisogni, direttamente dalla società civile e dai soggetti interessati, far conoscere alle famiglie le opportunità offerte dalla Regione Puglia, attraverso l’aggiornamento costante delle informazioni inerenti alle specifiche politiche, misure e azioni a sostegno delle famiglie pugliesi, da pubblicare sul portale regionale. Occorre che le Regioni facciano la loro parte sui territori, così come sta avvenendo in Puglia, per rimuovere gli ostacoli a formare una famiglia e per mettere le coppie nella condizione di avere figli, se lo desiderano».

L’11 settembre il Pellegrinaggio delle Famiglie nella Basilica di Capurso

Una tradizione che, a partire dal 2007, di anno in anno si rinnova e si “ravviva”, nella condivisione, in vista del X Incontro Mondiale delle Famiglie, che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno 2022. Questo costituisce il Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per la Famiglia, giunto alla 14esima edizione e promosso dal Rinnovamento nello Spirito, dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI e dal Forum Nazionale delle Associazioni Familiari.

L’Iniziativa, in programma per sabato 11 settembre 2021, in contemporanea nelle 20 Regioni d’Italia e in Svizzera, intende porsi come una risposta comunitaria alla crisi vigente e alle tante sfide d’amore che interpellano le nostre «piccole Chiese domestiche». Dopo il gesto svoltosi nel 2020, nonostante i condizionamenti imposti dalle norme anti contagio da Covid-19, il Pellegrinaggio di quest’anno si distingue per la novità di essere un “evento diffuso”, i cui “confini” si dilatano all’intero Paese. Nello spirito di corresponsabilita «dal basso» richiesto dal Santo Padre, infatti, l’esperienza del Pellegrinaggio coinvolgerà tutti i territori diocesani del Paese, valorizzando ogni regione d’Italia rappresentata da un Santuario Mariano.

In questa delicatissima fase storica, in cui la nazione ha umanamente e spiritualmente bisogno di incontrare il volto gioioso e misericordioso delle nostre famiglie e di una società che non ha smesso di credere nel valore provvidenziale dell’amore, il “Rosario della Famiglia”, che contraddistingue il Pellegrinaggio – una selezione di 5 dei 20 Misteri canonici – incarna concretamente questi auspici, radunando più generazioni, dai nonni, ai genitori e ai figli.

Per la Puglia, l’evento si terrà a Capurso (BA), nella Reale Basilica della Madonna del Pozzo. L’inizio è previsto alle 15.00 con l’accoglienza, la conclusione alle 20.00 circa, dopo la Santa Messa delle 18.30, che sarà celebrata da monsignor Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto. Tutto si svolgerà all’aperto sul sagrato della Basilica, ma sarà comunque necessario indossare la mascherina e mantenere la distanza interpersonale di sicurezza. La partecipazione è libera, ma per motivi organizzativi e di sicurezza è necessario fare riferimento a un “Capogruppo” della propria parrocchia/associazione/movimento per la raccolta delle adesioni. Istruzioni e modalità di partecipazione sono disponibili a questo link.

Il Rosario della Famiglia (di cui è possibile scaricare il Libretto qui) sarà
interamente trasmesso in diretta streaming sul sito della Basilica e si concluderà con due speciali Atti di affidamento: delle famiglie e dei bambini e ragazzi alla vigilia dell’Anno scolastico 2021-22.