“Facciamoci un applauso”, il 3 maggio il flash mob #graziefamiglie

Affacciati ad applaudire e ringraziare, ciascuno a suo modo e con il proprio stile: genitori, bambini e nonni che non uscendo di casa hanno dato un contributo decisivo al bene comune. È il flash-mob nazionale #graziefamiglie, lanciato dal Forum delle associazioni familiari nazionale e a cui aderisce anche il Forum Puglia, in programma domenica 3 maggio, alle ore 18. Certamente non una festa o un segnale per dire che è finito tutto, viste le drammatiche circostanze che stiamo ancora continuando a vivere, ma un’occasione per ribadire l’impegno delle famiglie nel continuare a fare da ammortizzatore sociale vivendo in spazi stretti per mesi, evitando tensioni sociali, rinunciando a vedere i parenti più stretti. Un modo non convenzionale per tributare un riconoscimento alle famiglie pugliesi e italiane per quanto hanno saputo organizzare, sacrificare, superare, sopportare finora in questi oltre due mesi di lockdown obbligatorio. Un’occasione, per i nuclei familiari italiani, per dirsi vicendevolmente grazie e lanciare nel contempo un segnale anche alla nostra regione: nella Fase 2 bambini, mamme, papà, nonni meritano a pieno titolo di essere protagonisti della narrazione e delle misure economiche e sociali.

L’appuntamento del pomeriggio di domenica 3 vedrà le persone affacciate da balconi, finestre e terrazze di città e borghi della nostra regione, consapevoli che le restrizioni e i problemi non sono finiti, ma che senza il grande cuore delle famiglie, la Puglia e l’Italia intera avrebbero avuto molte più difficoltà. «Abbiamo giustamente ringraziato medici, infermieri e sanitari, ma non le famiglie che hanno risposto con responsabilità in questi mesi, dimostrando di essere la realtà in grado di tenere unito il Paese», spiega il presidente del Forum Famiglie Puglia, Lodovica Carli. Che aggiunge: «Non possiamo darle sempre per scontate e non dobbiamo farlo per quello che, in questi mesi, hanno fatto per la sicurezza e la salute delle nostre città e dell’Italia: per tutto questo, le famiglie meritano di essere ringraziate. Domenica ci faremo un bell’applauso e ci diremo un grande “grazie” per sottolineare e onorare l’atteggiamento positivo e il contributo di bene comune che le famiglie hanno dato e stanno dando al Paese».

Covid-19, la Regione Sardegna stanzia 120 milioni per le famiglie. «La Puglia faccia lo stesso»

Lo scorso 8 aprile, il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato all’unanimità il DL 126/A – Misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia da Covid-19.

Il provvedimento prevede un contributo di 800 euro al mese, per due mesi, a ciascun nucleo familiare di almeno tre persone residente in Sardegna privo di reddito o che, a seguito dell’emergenza sanitaria, si trovi nell’impossibilità di produrre reddito. Per le famiglie oltre i tre componenti, è prevista una somma ulteriore di 100 euro a persona. L’indennità è cumulabile con altri contributi fino a 800 euro netti. Per ottenerla, basterà presentare domanda attraverso autocertificazione e il Comune di residenza procederà all’erogazione.

Si tratta di uno stanziamento totale di ben 120 milioni di euro.

«La Regione Puglia faccia lo stesso», è l’appello del Forum regionale delle Associazioni familiari. «Ci sono tante famiglie in difficoltà economica in questo momento, a causa del blocco quasi totale delle attività, e un contributo simile a quello posto in essere dalla Regione Sardegna darebbe un po’ di respiro a chi non può più mettere un pasto caldo in tavola.

Il generoso e silenzioso apporto del volontariato e di quanti si stanno prodigando per dare una mano come possono, pur lodevole, non è sufficiente a garantire a tutte le famiglie pugliesi una condizione di relativa tranquillità per il prossimo futuro. Una misura di questo tipo, in aggiunta ai buoni spesa previsti dal Governo, assicurerebbe anche a quei padri e a quelle madri che hanno perso il lavoro a causa del Covid-19 di vivere questa emergenza in maniera dignitosa e più serena.

Pertanto chiediamo al governatore Michele Emiliano e a tutto il Consiglio regionale di adottare urgentemente, sulla falsariga di quello sardo, un provvedimento per alleviare le difficoltà delle famiglie pugliesi».

Covid-19, Anffas e Forum Famiglie scrivono a Emiliano: «Rafforzare l’assistenza domiciliare per i disabili»

Anffas Puglia e Forum delle Famiglie di Puglia, di cui l’associazione fa parte, chiedono al Governatore Michele Emiliano di prendere provvedimenti urgenti a tutela delle persone con disabilità nell’emergenza Covid-19.

Lo fanno con una lettera aperta a seguito del DPCM del 9 marzo scorso che ha esteso a tutta Italia i provvedimenti restrittivi inizialmente limitati solo alla Lombardia e ad altre 14 province.

«Si rende opportuno e improrogabile mettere in protezione quella parte della popolazione più fragile che a tutt’oggi frequenta centri diurni, parliamo di persone non autosufficienti che trovano in questi servizi un supporto molto importante per sé e per le proprie famiglie, ma che in questo momento corrono un rischio troppo alto per la loro salute, in quanto la maggior parte di loro è immunodepressa», scrivono i presidenti di Anffas Onlus Puglia Angelo Riccardi e del Forum delle Associazioni familiari di Puglia Lodovica Carli insieme alla coordinatrice della Commissione Disabilità del Forum Elisabetta Aiello e alla Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità del Comune di Lecce Maria Pia Desantis

Il riferimento è a tutti i Centri diurni a carattere socio-educativo, socio-assistenziale, polifunzionale, socio-occupazionale, formativo, sociale, socio-sanitario e similari che erogano prestazioni in favore di persone con disabilità latu sensu.

In particolare, si chiede di voler – all’esito della sospensionedell’attività di tali Centri, finalizzata alla prevenzione ancora più efficace del rischio di contagio nella popolazione – rafforzare e/o incentivarepercorsi di assistenza domiciliare integrata e non al fine di garantire il giusto supporto alle famiglie con persone con disabilità attraverso l’utilizzo del personale O.s.s. dei centri diurni e/o di volontari impegnati nel sociale con specifiche competenze.

A questo link è possibile scaricare e leggere il testo integrale della lettera.

Cambio al vertice del Forum provinciale di Taranto

Durante l’ultimo Direttivo, svoltosi a febbraio scorso, Emanuela Zucchetta è stata eletta Presidente del Forum provinciale delle associazioni familiari di Taranto.

La dottoressa Zucchetta, che subentra a Marino Albergo, ha fino ad ora ricoperto il ruolo di vicepresidente, ed è attualmente anche Delegata regionale per la Puglia al Forum Nazionale.

«Ringrazio tutti per la stima riposta nei miei confronti – ha detto la neopresidente nell’accettare la nomina -, in particolare però la mia gratitudine va a chi mi h preceduto, anima del Forum provinciale sin dall’istituzione della sede tarantina».

Con la richiesta, accolta all’unanimità nel corso dell’assemblea, dei Salesiani Cooperatori e del Centro Anthos, salgono a 19 le associazioni aderenti al Forum provinciale di Taranto, che intende crescere ancora e rilanciarsi nel prossimo futuro. In collaborazione con l’Amministrazione comunale, potrebbe ripartire infatti il progetto “Consapevolmente insieme”, che prevede corsi prematrimoniali per le coppie che decidono di sposarsi civilmente. Sarà mantenuto inoltre il tradizionale appuntamento con la Messa in suffragio dei coniugi defunti, celebrata annualmente dall’arcivescovo di Taranto monsignor Filippo Santoro con grande partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza.

Segretario tesoriere è stato eletto Francesco Ciancioso, mentre il Consiglio Direttivo è composto dal presidente uscente Marino Albergo e da Sandro Basile, Gianni Brunetti, Carmen Cafaro, Anna Pastorelli e Antonella Sasso.

CoVid-19, sospese fino al 15 marzo le attività del progetto GEC

In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio del 4 marzo 2020 “per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus CoVid-19”, sono sospese fino al prossimo 15 marzo le attività previste dal progetto di sostegno alla genitorialità GEC – Generare Figli, Educare Persone, Costruire Futuro, finanziato dall’Assessorato al Welfare della Regione Puglia e realizzato dal Forum delle associazioni familiari di Puglia.

Il decreto prevede infatti lo stop a congressi, riunioni, meeting ed eventi sociali svolti in luoghi pubblici e privati, che comportino affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro.

Nell’interesse delle famiglie e dei formatori coinvolti nel progetto, ci uniamo con convinzione a questo atto di forte unità e responsabilità dell’intero Paese, nella speranza che si possa quanto prima superare l’emergenza e tornare a una condizione di normalità.

Sarà nostra cura avvertire i partecipanti su tempi e modalità di ripresa delle attività.

Per restare aggiornati, è possibile collegarsi al sito www.gec-forumfamigliepuglia.org oppure sui seguenti canali social:

Pagina Facebook: www.facebook.com/gec2019

Profilo Twitter @GEC_2019

Profilo Instagram gec.2019.

Giovani e lavoro in Puglia, il Forum delle associazioni familiari lancia a gennaio il «Progetto Accogli»

Dialogo intergenerazionale, crescita personale, ricerca del lavoro e autoimpiego, ecco alcune delle problematiche che «Accogli, agire le competenze di cittadinanza in ottica globale lavorando insieme», progetto elaborato dal Forum nazionale delle associazioni familiari e finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali, si prefigge di affrontare tramite la realizzazione di un itinerario formativo dedicato a tematiche quali la persona, la solidarietà, il lavoro, la cittadinanza attiva e il bene comune.

«Accogli» è, inoltre, un percorso che si rivolge ai ragazzi dai 14 ai 19 anni d’età che si pone l’obiettivo di aiutare le nuove generazioni a passare da un’ottica passiva alla realizzazione di un progetto per il territorio finalizzato al lavoro e all’autoimprenditorialità. Le attività previste dal programma si svolgeranno durante quattro incontri formativi che si terranno dalle 17.00 alle 19.00 di sabato presso il Seminario Arcivescovile della diocesi di Bari e Bitonto (corso Alcide de Gasperi 274\A). Ogni riunione si suddividerà in una parte formativa a cui seguirà un laboratorio pratico.

Si comincia sabato 18 gennaio con «Le parole che non ti ho detto, dialogo intergenerazionale», incontro incentrato sulla comunicazione assertiva tra genitori e figli, l’ascolto e la gestione dei conflitti.

Seguirà l’appuntamento di sabato primo febbraio «Non è mai troppo tardi per essere ciò che vuoi essere. Autoanalisi, attitudini e capacità: self empowerment», l’incontro sarà aperto ai ragazzi e volto alla conoscenza di sé e dei propri talenti sulla base del percorso di vita passato e attuale.

Sabato 15 febbraio sarà la volta di «Ciò che conta davvero. I valori personali e comunitari». L’evento si rivolge a giovani e adulti, prevede la capacità di suscitare interesse e richiamo ai valori universali e alle qualità di vita richiamate dalla Comunità europea in merito ai valori universali.

L’ultimo incontro «Come scegliere la nostra via» si terrà sabato 29 febbraio. Durante l’evento sarà spiegato ai giovani come progettare il proprio percorso attivo di vita attraverso l’orientamento alla ricerca del lavoro e all’autoimprenditorialità.

«È fondamentale investire nella cultura e nei ragazzi – ha dichiarato Lodovica Carli, presidente regionale del Forum delle associazioni familiari – capitalizzare i giovani è credere nel futuro, una delle cose di cui oggi la Regione e il Paese hanno bisogno». Un recente report dell’Istat ha stimato che negli ultimi dieci anni si siano allontanati dall’Italia circa 816.000 giovani di cui 182.000 laureati o con un livello d’istruzione medio alto, di questi 117.000 sono diventati degli expat solo nel 2018, di cui 16.000 provenienti dalle regioni del centro Sud del Paese.