Tra i promotori della mozione che ha dato il via al processo per l’indizione della I Conferenza regionale sulla famiglia, c’è anche il consigliere regionale Saverio Congedo.
Anche a lui abbiamo chiesto cosa l’ha convinto che questo passo fosse indispensabile per la Puglia.
«Tutte le indagini degli ultimi anni – Svimez, Istat, Banca d’Italia e, di recente, la ricerca del “Sole 24 ore” sulla qualità della vita – fotografano una condizione socio-economica drammatica: economia che arretra, ritorno dell’emigrazione giovanile, basso tasso di natalità, crescita naturale negativa, media figli fra le più basse d’Italia, contrazione della popolazione giovane. Uno scenario drammatico e pericoloso che può e deve essere adeguatamente fronteggiato con adeguate politiche familiari a tutti i livelli. In questo contesto l’idea del Forum delle Famiglie di Puglia, di sigle sindacali e realtà del territorio di un tavolo di lavoro per la costruzione del nuovo Piano di Politiche familiari mi è sembrata un’opportunità da cogliere».
Qual è secondo lei il problema più urgente da risolvere?
«Denatalità e mancanza di opportunità di lavoro soprattutto per i giovani. Il report Istat sugli indicatori demografici per il 2017 segnala il record di minimo storico di nascite dall’Unità d’Italia. Un inverno demografico che non risparmia la nostra regione, gravata anche dalla situazione drammatica sul fronte del lavoro, che spinge tanti nostri giovani, spesso formati e in possesso di importanti titoli di studio, a lasciare la Puglia per cercare fortuna altrove».
Cosa si aspetta dalla Conferenza?
«La Regione può e deve fare la sua parte con misure concrete di contrasto alla povertà, di sostegno alla genitorialità e alla maternità, con un fisco a misura di famiglia, agevolando l’armonizzazione dei tempi familiari con i tempi di lavoro, investendo in politiche abitative. In altri termini, mi aspetto la definizione di una strategia complessiva di interventi dedicati alle politiche familiari sul fronte del lavoro, del fisco, del welfare».