“Noi donne ci siamo, per così dire, emancipate, abbiamo conquistato la libertà di scegliere, nel lavoro, nell’amore, nella vita. Ma a che prezzo? Siamo davvero più felici? E soprattutto, rendiamo più felici le persone che ci sono affidate? Non è che per caso femminismo, rivoluzione sessuale e battaglie per la parità hanno finito per lasciarci più sole e tristi? Per rispondere a queste domande, dobbiamo liberarci dagli schemi della rivendicazione e capire quale grande privilegio sia l’essere femmine, destinate dalla natura ad accogliere la vita, chinandoci su di lei, in qualsiasi forma si presenti alla nostra porta.
Costanza Miriano, giornalista Rai Vaticano e scrittrice, ospite dell’evento organizzato da Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro-Arcidiocesi Bari/Bitonto nell’ambito della Lunga festa della famiglia del Forum delle Famiglie di Puglia, mostrerà l’altra faccia della medaglia.
Dopo l’analisi tagliente e provocatoria del prof. Ezio Aceti sul ruolo maschile e la figura paterna nella società di oggi, il 16 MAGGIO, H. 19 nell’Aula Magna del Politecnico di Bari, sarà la volta delle donne, della figura femminile oggi.
Miriano ha pubblicato Sposati e sii sottomessa (Uscito nel febbraio 2011 edito da Vallecchi per la collana Avamposti, ristampato nell’autunno 2013 da Sonzogno in una nuova versione aggiornata e ampliata) che è diventato un caso letterario in Italia, ed è stato tradotto in molte lingue (ultima stampa ed. Sonzogno, 2015). Chi però si è soffermato al titolo, invece, non ha potuto constatare come nel testo la valorizzazione che l’autrice fa della donna sia davvero straordinaria. Chi è “sotto”, chi “regge”, è la vera forza. Nel libro emerge lo specifico della donna: ossia l’accoglienza, la capacità di smussare e mediare, di stare sotto, “con l’intuizione – come scrive Joseph Ratzinger – che il meglio della sua vita è fatto di attività orientate al risveglio dell’altro, alla sua crescita, alla sua protezione”.
Miriano ha poi scritto un altro libro, che spiegasse alle donne come parlare agli uomini. Ed è nato Sposala e muori per lei (2013). Nel 2015 poi è arrivato Obbedire è meglio e nel 2016 Quando eravamo femmine.
Noi donne siamo piene di contraddizioni, è vero, a volte facciamo fatica a capire noi stesse cosa vogliamo dalla vota. Qual è allora la soluzione?
“La soluzione – si legge nel blog costanzamiriano.com – non è scandalizzarci delle nostre contraddizioni, tanto non serve a niente. Non serve neppure dire “io non cambierò mai”, perché è vero, non cambieremo mai. Non da sole. La soluzione è ricomporre le nostre contraddizioni appoggiandole in Dio
Sposala e muori per lei
Se c’è un modo per invitare l’uomo all’eroismo che tanto desideriamo da lui, è solo lasciandoci inseguire con la nostra bellezza, senza parlare troppo, chiedere, rimbrottare, dirigere e correggere, ma aprendogli la strada con l’esempio, “risvegliandolo”, come dice il Papa, con la bellezza più sontuosa di cui i nostri gesti siano capaci. Solo così potremo chiedergli, mutamente, di essere autorevole, coraggioso, onesto, leale, generoso.”
Quando eravamo femmine, il suo ultimo libro, ha un obiettivo alto: “Restituire e riproporre l’immagine di una donna la cui missione è ancora e sempre fondamentale per i destini del mondo. Sì, perché, afferma la giornalista e scrittrice, «Ognuna di noi sa che il livello spirituale di un’epoca è dato dal livello spirituale delle sue donne, e che l’uomo agisce sul presente mentre la madre costruisce per l’eternità».
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