Perla: «Il racconto della relazione è costruzione del sé e strumento a disposizione delle famiglie»
Educazione nella narrazione: su questi binari si è mossa la lezione dal titolo: «La relazione educativa» tenuta dalla professoressa e direttrice del dipartimento di Scienze della Formazione dell’università di Bari Loredana Perla e avvenuta nell’ambito del corso per docenti e insegnati «L’educazione in cerca d’autore» promosso dal Forum regionale delle Famiglie di Puglia, da Uciim Puglia e dell’Arcidiocesi di Bari e Bitonto.
Ha presenziato all’incontro un nutrito seguito di docenti, insegnanti e curiosi che sono stati coinvolti come uditori nella prima parte del corso durante cui è stato svolto un approfondimento sul rapporto tra docente e allievo oltre che sulle modalità in cui si costruisce l’identità della persona, in seguito i presenti sono stati parte attiva nel secondo modulo del corso che è stato dedicato ad attività laboratoriali.
«Tutte le azioni educative sono di difficile definizione, comprese quelle messe in atto dai genitori nella vita familiare – ha spiegato la dottoressa Perla nella parte iniziale del corso -. Due dimensioni sono però costantemente presenti: la prima è la relazione che avviene fra due o più soggetti nella quale uno si propone quale obiettivo quello di guidare l’altro in un processo di cambiamento tramite un percorso dialogico».
«L’altra dimensione specifica dell’agire educativo è la tensione verso il cambiamento che è la connotazione caratteristica del lavoro educativo che contribuisce a fornire una identità all’esperienza formativa e all’insegnante che la incarna – ha continuato Perla -. Qui l’atto del narrare diventa un raccontare se stessi oltre che una dimensione in cui ci si muove alla ricerca di quelle parole che ci consentono di dare forma al proprio pensiero in un lavoro che è inevitabilmente anche di ricostruzione di sé».
«Quindi se la relazione è il territorio del confronto ne risulta che il vero agente del processo di cambiamento è l’educatore stesso che nelle sue diverse vesti di genitore, insegnante, educatore professionale che si mette in gioco all’interno della relazione con l’educando cercando il modo per portarla là dove ritiene opportuno portare l’altra persona».
«Per questo motivo la relazione educativa diventa il “dispositivo” ideale per costruire un ambiente produttivo dal punto di vista della formazione oltre che lo strumento usato dal professionista dell’educazione per far crescere l’allievo – ha concluso la docente -. Questo è anche uno strumento a disposizione del genitore. Saper costruire una educazione efficace è un obiettivo delle famiglie».