Un pacchetto di misure per incentivare le assunzioni, rafforzare la formazione e dare così sostegno alla famiglia. A proporlo al governo regionale è stato oggi il laicato cattolico, nel corso di un convegno sul tema #Lavoro e #Famiglia, tenutosi alla Lumsa di Taranto e organizzato dal Forum delle Associazioni Familiari della Puglia, dal Progetto Policoro, dalla Cisl, dall’Ufficio Regionale della Conferenza Episcopale Pugliese per il Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato e dalla stessa Lumsa.
È stato un incontro di particolare interesse per tutti coloro che operano nei campi della formazione e del mercato del lavoro.
Tutti di alto profilo gli interventi che hanno offerto un’istantanea della situazione attuale in relazione a queste due sfere della vita economica, sociale e culturale del nostro Paese, ma soprattutto indicato le emergenze cui far fronte, proponendo alcune azioni concrete in materia di formazione, lavoro e politiche familiari.
I lavori sono stati aperti con i saluti del vicepresidente del Forum delle Associazioni Familiari di Taranto Emanuela Zucchetta e di Enzo Lezzi, componente della segreteria regionale Cisl Puglia. A moderare gli interventi è stato don Antonio Panico, coordinatore regionale del Progetto Policoro e responsabile della sede Lumsa di Taranto. A seguire, l’introduzione del presidente del Forum delle Associazioni Familiari Puglia Lodovica Carli, la quale ha illustrato il percorso che passo dopo passo sta portando “Verso la Conferenza regionale sulla famiglia”.
Il vicepresidente del Forum delle Associazioni familiari della Puglia Vincenzo Santandrea ha parlato delle azioni volte a dare maggiore impulso alla formazione professionale, anche attraverso il potenziamento degli Istituti tecnici industriali.
Subito dopo si è entrati nel cuore dell’evento, con l’illustrazione delle proposte avanzate alla Regione.
Il professor Pietro Panzetta, docente di Politiche del lavoro presso la Lumsa di Taranto, ha suggerito alcune misure per dare ulteriore impulso al mercato del lavoro in Puglia: «Per produrre investimenti reali e di conseguenza crescita occupazionale, la Regione Puglia potrebbe affiancare alle azioni già in essere l’azzeramento contributivo da riconoscere alle aziende che procedono a nuove assunzioni. È una maniera per rendere attrattivo il territorio anche per realtà imprenditoriali non pugliesi. Altra leva su cui far forza è l’azzeramento dell’Irap relativamente al costo del lavoro per i nuovi assunti».
Emanuela Megli, referente della Commissione Conciliazione vita-lavoro del Forum delle Famiglie Puglia, ha chiesto, invece, di introdurre vantaggi «nelle gare e negli appalti pubblici per le imprese che adottino misure di premialità oraria e organizzativa e servizi che puntino al benessere delle persone».
Particolarmente atteso l’intervento di Maurizio Del Conte, presidente nazionale Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), che coordina le politiche del lavoro per le persone in cerca di occupazione e la ricollocazione dei disoccupati. «L’Anpal – ha detto – sta aiutando le Regioni, che hanno competenze sui Centri territoriali per l’impiego, a realizzare servizi che siano all’altezza della dimensione occupazionale che oggi si presenta nelle aziende. Sappiamo che, purtroppo, molti degli operatori non hanno competenze adeguate e hanno bisogno, pertanto, di essere formati nella capacità di brokeraggio con le aziende. Essi devono, inoltre, avere maggiori dotazioni e competenze informatiche».
L’assessore regionale allo Sviluppo economico Mino Borraccino ha, invece, ricordato cosa sta facendo la Regione per dare slancio all’economia e, quindi, all’occupazione: «Ci sono grandi novità in merito alla capacità di attrarre investimenti attraverso le Zes, quella che abbraccia l’area jonica e la Basilicata e quella adriatica. Ci sarà la possibilità di diventare un territorio appetibile per chi vuole investire, sia per la sburocratizzazione sia per gli incentivi economici di cui si potrà godere».
Le conclusioni sono state affidate all’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, che ha che sottolineato il senso dell’iniziativa: «Stiamo cercando linee operative, sia nel campo del lavoro – e ricordiamo che la disoccupazione giovanile si attesta ancora sul 50% – sia sul tema della natalità, che è gravissimo, e facciamo proposte concrete proprio per dare risposta a queste esigenze fondamentali perché nel lavoro e nella famiglia si gioca la dignità delle persone».