Lo scorso 7 maggio, si è svolto l’incontro-confronto tra il Forum provinciale delle Associazioni familiari e i candidati a sindaco al Comune di Lecce nella sede dei Missionari Comboniani: quattro dei cinque candidati si sono presentati all’appuntamento, per confrontarsi con le istanze e le proposte del Forum, che erano state preventivamente inviate a ciascuno di loro. Solo il candidato Fiorella di Sinistra Comune, che aveva inizialmente aderito, ancor prima di conoscere le domande che gli sarebbero state poste, ha declinato l’invito, affermando di non condividere i principi su cui si basa l’azione del Forum delle Associazioni familiari.
Le domande erano queste:
- Che tipo di interventi pensa di realizzare riguardo alle politiche per tributi, tariffe e rette comunali? Prenderà in considerazione la composizione familiare e i carichi familiari, eventualmente correggendo l’Isee attuale per renderlo più favorevole alle famiglie con più figli?
- Qual è la sua visione relativamente ai servizi di cura, di accompagnamento e di supporto alle relazioni familiari? Prenderà in considerazione la possibilità di valorizzare la sinergia con le realtà del terzo settore, per sviluppare capitale sociale e beni relazionali, contestualmente agli interventi di natura tecnico-professionale?
- Come lei saprà, esiste da anni la possibilità per i Comuni di entrare a far parte del Network della Città amica della famiglia, promosso dalla Provincia autonoma di Trento, che prevede un percorso di valutazione e certificazione molto rigoroso in merito a politiche, azioni e risorse messe in campo dalle città che ne entrino a far parte, ricevendo un marchio di qualità. Ultimamente la Regione Puglia ha depositato il marchio “Puglia loves family“, con l’obiettivo di promuovere e sviluppare un network di organismi (imprese, strutture di servizi, Città) Amici della famiglia, connettendo le politiche sociali e dei servizi con le politiche di sviluppo territoriale. Sarebbe interessato a intraprendere uno di questi due percorsi per la Città di Lecce?
- Prenderà in considerazione la possibilità di istituire delle procedure comunali di monitoraggio e valutazione dell’impatto familiare (VIF)? Il Forum propone la costituzione di un’Agenzia comunale per la famiglia: che posizione ha al riguardo?
Come è evidente, nulla che attenga al tema dell’aborto o a questioni di tipo bioetico, che, a quanto pare, hanno rappresentato un forte ostacolo per il candidato Fiorella ad affrontare un dialogo costruttivo con le famiglie del Forum. Famiglie reali, fra cui famiglie con disabili, famiglie numerose, famiglie vedove, famiglie migranti, famiglie monoparentali, famiglie affidatarie o adottive, ma anche famiglie impegnate, pronte a far comprendere a politici e amministratori che si può sviluppare una soggettività e una competenza politica anche dal basso, rendendo le stesse famiglie capaci di valutare la pertinenza e la coerenza delle scelte amministrative di chi ci governerà e di interloquire efficacemente con loro.
D’altro canto non è l’aborto un tema di competenza dei Comuni, mentre lo è sicuramente l’impegno di dare attuazione alla Legge 194, in particolare agli articoli 2 e 5 nei quali si ribadisce l’obbligo per chi governa di sostenere le donne che lo desiderino, di portare a termine la gravidanza, prevenendo il più possibile la scelta dell’aborto, che lascia un segno indelebile nel cuore di una madre. Per quanto riguarda la tutela della parità di genere, il Forum è in prima linea, visto che uno dei suoi campi d’azione è quello della conciliazione vita-lavoro e che esso a tal riguardo approva solo soluzioni politiche che favoriscano contestualmente l’affermazione della donna-madre in campo lavorativo, perché l’intera società deve avvantaggiarsi del “genio femminile” come fu definito a suo tempo da San Giovanni Paolo II. Tra l’altro, a giorni uscirà un libricino della sezione di Casarano di Fidapa sulla parità di genere, a cui il Forum di Lecce ha concesso il suo patrocinio.
Tornando all’incontro, il moderatore Tonio Tondo, dopo un’ampia introduzione che ha dato la cornice istituzionale e costituzionale (articoli 29, 30 e 31) entro cui si muove il Forum e in cui si dovranno muovere il futuro sindaco e i futuri amministratori, ha posto le domande a tutti e quattro i candidati, partendo dall’ultimo sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, per poi passare a Saverio Congedo, Arturo Baglivo e alla senatrice Adriana Poli Bortone.
Riguardo alla prima domanda, tutti i candidati si dicono ben disposti a prendere in seria considerazione l’impatto familiare nel campo fiscale, pur considerando la scarsa competenza residuale per i Comuni, dal momento che la gestione del fisco è molto centralizzata.
In particolare Salvemini è incline a sviluppare ciò che ha già avviato durante il suo breve mandato, ossia un patto col cittadino, che sviluppi consapevolezza nell’utilizzo dei servizi comunali. Anche Baglivo parla di Tari premiale per chi si dimostri virtuoso nella raccolta differenziata, si impegna a fornire rette alle famiglie per le scuole dell’infanzia e agevolazioni fiscali per le giovani coppie, mentre la Poli Bortone ricorda che durante il suo mandato, periodo in cui vi era ancora l’Ici, esistevano degli sgravi fiscali per le famiglie che ora non ci sono più e che creò uno sportello per l’accoglienza dei migranti che ancora è in funzione. Inoltre ricorda che da parlamentare, nel ’90, fece approvare una legge quadro sulla famiglia. Congedo si impegna a realizzare il cosiddetto “fattore famiglia” che rappresenterebbe un fattore di proporzionalità nell’applicazione del fisco al cittadino, che tiene conto della composizione e della complessità del nucleo familiare.
Riguardo alla seconda domanda la Poli richiama ancora una volta la sua esperienza pregressa, a garanzia del suo futuro impegno nel segno dell’inclusività. Nello specifico rammenta che durante il suo mandato come sindaco di Lecce inserì il consigliere aggiunto, una figura eletta dagli immigrati regolari, oltre alla costituzione di una biblioteca interculturale, ma chiede in generale una maggiore sensibilità istituzionale, ritenendo che si debba riattrezzare l’amministrazione comunale di specifiche e forti competenze, a suo parere ora piuttosto carenti, per riuscire a essere concorrenziali e capaci di attrarre fondi comunitari. Per lei si dovrebbe guardare al modello dell’Emilia Romagna, dove si è riusciti a costruire reti di attori che sanno co-progettare.
Baglivo è convinto della necessità di sviluppare capitale sociale a sostegno della famiglia, ormai prevalentemente nucleare. Per lui implementare le associazioni aiuterà le famiglie, soprattutto quelle numerose e con congiunti disabili, sopperendo alle limitazioni dei fondi comunali. Anche Salvemini è favorevole ad avviare una governance col terzo settore soprattutto per affrontare insieme le nuove povertà, i minori extracomunitari non accompagnati e per favorire la parità di genere. Per Congedo bisogna avviare delle Politiche familiari ben distinte dai servizi sociali, in quanto la Famiglia non va vista come problema ma come risorsa e, se eletto, si impegna a sviluppare provvedimenti che favoriscano la conciliazione famiglia-lavoro e a realizzare una Conferenza comunale sulla famiglia, a partire dal problema della denatalità, sul modello della prima Conferenza regionale celebratasi gli scorsi 22 e 23 novembre 2018 a Bari, indetta dal Governatore Emiliano e con l’unanime consenso dell’intero Consiglio regionale, dopo il forte pressing politico esercitato dal Forum regionale.
Riguardo alla terza e quarta domanda, Salvemini si impegna ad approfondire la proposta relativa alla costituzione di un’Agenzia per la famiglia, mentre chiede al sindaco di Caprarica, Paolo Greco, invitato all’evento, di avere un confronto successivo per approfondire la questione della concessione del marchio “Puglia loves Family” dalla regione Puglia, in quanto si dice scettico sulla procedura, proprio osservando la scarsa richiesta da parte dei Comuni, che farebbe pensare a forti difficoltà in tal senso. Per Congedo è assolutamente necessario che Lecce entri in un Network di Comuni Amici della Famiglia e che si costituisca un’Agenzia per la famiglia. Anche per Baglivo andrebbe bene l’idea dell’Agenzia, anzi, afferma che se ne fosse stato a conoscenza prima di definire il suo programma elettorale, l’avrebbe inserita all’interno ma propone anche, o in alternativa, l’istituzione di un Garante per la famiglia, mentre la Poli si dice favorevole all’Agenzia ma non al Garante.
In coda agli interventi dei candidati, l’assessore Bleve del Comune di Corsano, membro della rete “Comune amico della famiglia” e Paolo Greco, sindaco di Caprarica, destinatario del marchio “Puglia loves family”, hanno descritto la procedura da seguire per l’ottenimento del marchio ma soprattutto le potenzialità di essere inseriti in una di queste reti, sul modello di Trento o di Alghero e anche parzialmente di Perugia, in termini di confronto continuo e di sollecitazione al miglioramento dei servizi in formato “family friendly”.
Ha concluso la presidente del Forum provinciale di Lecce Assunta Corsini specificando che l’Agenzia per la famiglia sarebbe la maniera migliore per generare un tavolo permanente che riguardi la famiglia, mettendola concretamente al centro dell’agenda politico-amministrativa del Comune. Il Forum provinciale, come già richiesto ai Sindaci presenti al Convegno di Corsano il 17 febbraio scorso, guardano al Comune di Alghero e alla Provincia autonoma di Trento come le buone prassi da seguire in questo senso e chiedono a chi siederà sulla poltrona di sindaco a Palazzo Carafa, di istituire l’Agenzia per la famiglia individuando una famiglia, espressione dell’associazionismo di secondo livello che rappresenti le istanze di tutte le famiglie ogni qualvolta verranno prese delle decisioni che avranno inevitabilmente una ricaduta sulla vita familiare; una “Famiglia in Comune” che valuti cioè il cosiddetto Impatto familiare delle delibere comunali.
I ringraziamenti del Forum provinciale di Lecce, infine, vanno «ai Missionari Comboniani che ci hanno generosamente accolto e ai quattro candidati che hanno accettato di mettersi in gioco, accogliendo la “sfida” delle famiglie leccesi sui contenuti dei loro rispettivi programmi elettorali. Attendiamo l’esito della tornata elettorale del prossimo 26 maggio e chiediamo sin d’ora al futuro sindaco di proseguire il dialogo avviato in questo proficuo incontro», ha concluso la presidente Corsini.