Feb 11, 2023 | Notizie
Incurvati: «Per docenti e genitori parlare coi giovani è possibile»
Imparare come insegnare ai giovani la sessualità: è il fulcro della lezione avvenuta oggi e tenuta dalla psicologa e presidente del «Progetto Pioneer» Miriam Incurvati insieme allo psicoterapeuta Gabriele Di Marco che sono stati ospiti e relatori del corso per docenti e insegnati «L’educazione in cerca d’autore» promosso dal Forum regionale delle Famiglie di Puglia, da Uciim Puglia e dell’Arcidiocesi di Bari e Bitonto per insegnare come relazionarsi alle nuove generazioni.
L’incontro
è stato introdotto dalla docente e responsabile della commissione scuola del
Forum Maria Altieri che ha presentato al pubblico i due esperti, erano presenti
in sala numerosi insegnanti, genitori e anche semplici curiosi che desideravano
arricchire la loro cultura personale con le tematiche della giornata di studio
«Le domande di sempre, le risposte non date» in cui, tramite una metodologia
laboratoriale e la lezione frontale, si sono approfondite con un punto di vista
psicologico le modalità con cui si sviluppa una identità di genere.
«Il
ruolo della scuola in questi anni è di nuovo fortemente investito di domande e
responsabilità sull’identità dei giovani – ha spiegato ai presenti la psicologa
Incurvati -. Il docente vuole e deve essere preparato, conoscere il linguaggio
e il mondo dei giovani. Parlare di sessualità e affettività rispondendo alle
loro profonde domande sull’amore è possibile».
«Conoscere
le basi neurofisiologiche dell’amore, i compiti evolutivi dell’adolescente, la
profonda relazione esistente tra valori e comportamenti, tutto questo è molto
altro ci permette di entrare in una relazione di educazione affettivo
sessuale».
«L’epoca
postmoderna rivendica la possibilità dell’essere umano di vivere la propria
sessualità in modo creativo e sempre più libero – ha continuato la relatrice -.
Definire la dimensione sessuale nelle sue diverse componenti, risulta pertanto
necessario per orientarsi e comprendere la fluidità delle generazioni più
giovani».
«Nei
nostri incontri ci rendiamo conto che i giovani sono sempre più affamati di
senso, relazioni autentiche e sono curiosi e pieni di domande circa le
problematiche dell’identità e dell’affettività – ha concluso il collega Di
Marco -. La scuola è il campo privilegiato dove incontrarli e portare loro le
risposte che ci chiedono, per questo è fondamentale preparare genitori ed insegnanti
ad affrontare questo importante impegno».
Gen 28, 2023 | Notizie
Perla: «Il
racconto della relazione è costruzione del sé e strumento a disposizione delle
famiglie»
Educazione
nella narrazione: su questi binari si è mossa la lezione dal titolo: «La
relazione educativa» tenuta dalla professoressa e direttrice del dipartimento
di Scienze della Formazione dell’università di Bari Loredana Perla e avvenuta
nell’ambito del corso per docenti e insegnati «L’educazione in cerca d’autore»
promosso dal Forum regionale delle Famiglie di Puglia, da Uciim Puglia e
dell’Arcidiocesi di Bari e Bitonto.
Ha
presenziato all’incontro un nutrito seguito di docenti, insegnanti e curiosi
che sono stati coinvolti come uditori nella prima parte del corso durante cui è
stato svolto un approfondimento sul rapporto tra docente e allievo oltre che
sulle modalità in cui si costruisce l’identità della persona, in seguito i
presenti sono stati parte attiva nel secondo modulo del corso che è stato
dedicato ad attività laboratoriali.
«Tutte le
azioni educative sono di difficile definizione, comprese quelle messe in atto
dai genitori nella vita familiare – ha spiegato la dottoressa Perla nella parte
iniziale del corso -. Due dimensioni sono però costantemente presenti: la prima
è la relazione che avviene fra due o più soggetti nella quale uno si propone
quale obiettivo quello di guidare l’altro in un processo di cambiamento tramite
un percorso dialogico».
«L’altra
dimensione specifica dell’agire educativo è la tensione verso il cambiamento
che è la connotazione caratteristica del lavoro educativo che contribuisce a
fornire una identità all’esperienza formativa e all’insegnante che la incarna –
ha continuato Perla -. Qui l’atto del narrare diventa
un raccontare se stessi oltre che una dimensione in cui ci si muove alla
ricerca di quelle parole che ci consentono di dare forma al proprio pensiero in
un lavoro che è inevitabilmente anche di ricostruzione di sé».
«Quindi se
la relazione è il territorio del confronto ne risulta che il vero agente del
processo di cambiamento è l’educatore stesso che nelle sue diverse vesti di
genitore, insegnante, educatore professionale che si mette in gioco all’interno
della relazione con l’educando cercando il modo per portarla là dove ritiene
opportuno portare l’altra persona».
«Per questo
motivo la relazione educativa diventa
il “dispositivo” ideale per costruire un ambiente produttivo dal punto
di vista della formazione oltre che lo strumento usato dal professionista
dell’educazione per far crescere l’allievo – ha concluso la docente -. Questo è
anche uno strumento a disposizione del genitore. Saper costruire una educazione
efficace è un obiettivo delle famiglie».